L'Omen
Nino Pedretti (original author reading)
from "Poesie in dialetto romagnolo"
Pazzini 2007
2019 - 0'.52"

Qualche anno fa, esplorando il sottosuolo romagnolo, cercammo il punto di intersezione fra il blues afro-americano e il liscio delle origini. La nostra carotatrice, provviste di telecamera, ci mostrò le grotte di Santarcangelo di Romagna infestate di turisti. Solo dopo venimmo a conoscenza del fatto che, alla scoperta di quei cunicoli, molto dobbiamo a Nino Pedretti. Linguista, traduttore, poeta, studioso di dialetti romagnoli, Pedretti nel 1954 si laureò con la tesi “Prospettive critiche sulla poesia e musica negra d'America”. Come Prìncipi di Serendippo festeggiammo la connessione. La memoria tornò a sorprenderci. Il suo è respiro fu circolare come lo sono le stagioni. Come la vita stessa. Il pianoforte suona note non relazionabili, a rappresentare la fatalità dell'esistenza umana. L’uomo “che in un minuto se n’è andato” è la costante universale di Omen che, appunto, dura un minuto.
A few years ago, exploring the Romagna subsoil, we looked for the point of intersection between African-American blues and original smooth music. Our core drill, equipped with a camera, showed us the caves of Santarcangelo di Romagna infested with tourists. Only later did we learn that, in discovering those tunnels and ravines, we owe a lot to Nino Pedretti. Linguist, translator, poet, scholar of Romagna dialects, Pedretti graduated in 1954 with the thesis "Critical perspectives on American black poetry and music". As Princes of Serendippo we celebrated the connection. The memory came back to surprise us. His breath was circular as the seasons are. Like life itself. The piano plays unrelatable notes, representing the fatality of human existence. The man "who was gone in a minute" is the universal constant of Omen which, precisely, lasts a minute.




